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Corriere Fiorentino

CorFio: “Pressione ma non solo. I motivi delle dimissioni di Palladino”

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Anche il rapporto con Pradè avrebbe inciso sull'addio del tecnico
Redazione VN

Raffaele Palladino ha comunicato le sue dimissioni alla Fiorentina tramite una telefonata del suo agente, sorprendendo la dirigenza solo pochi giorni dopo il rinnovo del contratto fino al 2027. Alla base della clamorosa decisione ci sarebbero le forti pressioni dell’ambiente fiorentino, la recente contestazione della curva Fiesole e il senso di mancato supporto da parte della tifoseria, nonostante il sesto posto in campionato – miglior piazzamento viola degli ultimi 11 anni.

La dirigenza, colta alla sprovvista, ha tentato fino all’ultimo un chiarimento, ma i margini sembrano ormai minimi. Palladino ha già comunicato la decisione anche al direttore sportivo Pradè. Le divergenze tra i due, emerse su moduli e scelte tecniche (come l’esclusione di Gudmundsson), avrebbero contribuito alla rottura, oltre alle difficoltà di gestire una piazza esigente.


Il presidente Commisso, che lo aveva pubblicamente difeso il giorno prima e lo considerava "come un figlio", è rimasto profondamente deluso. La rottura interrompe un progetto tecnico già avviato, con il mercato estivo e le amichevoli programmate.

Ora la Fiorentina dovrà cercare rapidamente un nuovo allenatore. Palladino, invece, è già nel mirino di club come Atalanta e Lazio, mentre anche alcuni giocatori chiave, come De Gea, riflettono sul futuro. L’addio ricorda quello improvviso di Gattuso nel 2021, confermando la difficoltà del club viola nel trovare continuità tecnica. Lo scrive il Corriere Fiorentino.