CorFio preoccupato: “Comuzzo ha perso il posto. E ci sono tante big su di lui”

L’equilibrio è la chiave, soprattutto per i giovani talenti come Pietro Comuzzo, classe 2005, chiamati a gestire con maturità le fasi altalenanti di una stagione. Dopo un inizio esplosivo che lo ha reso protagonista in campo e nel mercato, attirando l’interesse di big italiane e club di Premier, Comuzzo ha vissuto una fisiologica flessione. Nonostante ciò, ha mantenuto la giusta mentalità, restando pronto a cogliere ogni occasione per dimostrare il proprio valore.

Nella seconda parte di stagione, il minutaggio del difensore friulano è calato drasticamente: dalle 17 presenze da titolare su 19 gare iniziali, è sceso a soli 5 match da titolare nelle successive 12, complice anche l'arrivo di Pablo Mari e un generale calo difensivo della Fiorentina. Tuttavia, l’esclusione di Mari dalla lista UEFA ha riaperto le porte europee a Comuzzo, che ha risposto presente nei 180 minuti contro il Panathinaikos. Ora, nella trasferta di Conference League contro il Celje, si profila un nuovo ruolo da protagonista.

In una stagione così intensa e ricca di impegni, un momento di rallentamento può rivelarsi utile per riprendere slancio. Comuzzo, forte anche della recente convocazione in Nazionale, resta un punto di riferimento tra i difensori italiani della sua generazione. Con la Fiorentina impegnata in un finale di stagione fitto (fino a 12 partite in 46 giorni), Palladino dovrà fare i conti con rotazioni, infortuni e gestione delle energie, e il giovane centrale potrebbe tornare ad avere un ruolo chiave nel medio periodo. Lo scrive il Corriere Fiorentino.