Dal punto di vista tattico, Palladino si affida al solito 3-5-2, con Gudmundsson a supporto di Kean e Parisi sulla fascia sinistra. L’unico davvero brillante è Dodò, che spinge senza sosta e tiene in apprensione la difesa avversaria, ma le sue avanzate lasciano anche spazi alle ripartenze del Parma. Fagioli fatica a trovare ritmo e anche Gud resta anonimo per gran parte del match. La manovra viola, incisiva contro le grandi, risulta prevedibile e sterile contro un Parma aggressivo e compatto, che esce dal Franchi con un punto prezioso e una prestazione incoraggiante. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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