CorFio: “Ferito e contestato, poi la quiete. La nuova stagione di Daniele Pradè”

Durante l’ultima conferenza stampa prima delle dimissioni di Palladino, Daniele Pradè ha affrontato apertamente tutte le tematiche legate alla Fiorentina, inclusi i dissapori con parte della tifoseria. Il direttore sportivo ha ripercorso i momenti salienti di una stagione difficile ma chiusa con un prestigioso sesto posto, che per un soffio non ha portato alla qualificazione in Europa League. La sua lucidità comunicativa ha permesso di inquadrare con chiarezza il percorso della squadra, pur consapevole della contestazione che lo ha colpito direttamente con cori e striscioni nell’ultima giornata di campionato.

Il clima di tensione proseguito a giugno aveva fatto pensare addirittura a un suo possibile addio, alimentato da una visibilità pubblica molto ridotta e da segnali di disagio personale. Tuttavia, l’addio improvviso di Palladino e l’arrivo di Pioli hanno segnato un nuovo inizio per Pradè, che ha scelto di ripartire in silenzio. La nuova stagione è stata inaugurata con discrezione: nessuna presenza durante la festa del ritiro né alla presentazione del nuovo allenatore, mentre dietro le quinte ha lavorato alle prime mosse di mercato, come gli arrivi di Dzeko, Fazzini e Viti.

Nonostante il profilo basso, Pradè è rimasto pienamente operativo: impegnato nei rinnovi di Kean e Mandragora, nella caccia a un centrocampista(tra i nomi valutati Sohm, Martel e il suggestivo ma complicato arrivo di Kessie) e nella sfoltitura della rosa. Il clima ora è cambiato, i tifosi sembrano più fiduciosi come dimostra la corsa agli abbonamenti, ma il direttore sportivo continua a lavorare con riservatezza, determinato a portare la Fiorentina a nuovi traguardi e, possibilmente, a rompere il digiuno di trofei che dura da oltre due decenni. Lo scrive il Corriere Fiorentino.