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MILAN, ITALY - APRIL 05: Players of Fiorentina celebrate after Malick Thiaw of AC Milan (not pictured) concedes an own goal, resulting in the first goal for Fiorentina, during the Serie A match between AC Milan and Fiorentina at Stadio Giuseppe Meazza on April 05, 2025 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
La Fiorentina guarda con ottimismo al finale di stagione, forte dei 52 punti già raccolti (sei in più rispetto allo scorso anno) e di un calendario sulla carta più agevole dopo aver superato brillantemente il ciclo di partite contro le big, uscendo indenne da sfide con Juventus, Atalanta e Milan. L’unica sconfitta è arrivata a Napoli.
Il pareggio di San Siro ha lasciato un po’ di amaro in bocca per il doppio vantaggio sprecato e i gol annullati, ma i 7 punti ottenuti nelle ultime tre gare rappresentano una solida base di fiducia. L’obiettivo minimo resta l’Europa League, ma la zona Champions non è più un sogno irrealizzabile, a patto di migliorare il rendimento contro le medio-piccole, finora vera nota dolente del campionato.
Tre i fattori alla base dell’ottimismo: un calendario favorevole, il gioco ritrovato e l’elevata qualità di giocatori come Kean, Fagioli e De Gea. La squadra ha acquisito un’identità chiara e mostra una maturità crescente, ma ora serve continuità, soprattutto contro squadre in lotta per la salvezza come Parma, Cagliari ed Empoli.
Le prossime settimane saranno decisive per il destino viola in campionato e in Conference League, dove il passaggio del turno contro il Celje è ampiamente alla portata. Palladino e il gruppo credono nell’Europa, ma servirà cinismo e solidità anche contro gli avversari meno quotati. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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