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GERMOGLI PH: 27 NOVEMBRE 2025 FIRENZE STADIO ARTEMIO FRANCHI CONFERENCE LEAGUE FIORENTINA VS AEK ATENE NELLA FOTO DELUSIONE FINE PARTITA
Le difficoltà della Fiorentina si confermano anche contro l’AEK, in una serata in cui era chiamata a una prestazione di livello per molteplici ragioni: il momento della stagione, la posizione nel girone di Conference, il valore degli avversari e la collocazione del match tra le sfide con Juventus e Atalanta. Vanoli, consapevole delle insidie, aveva avvertito tutti alla vigilia e presentato una formazione con diverse rotazioni ma comunque esperta, contro un AEK ricco di volti noti al nostro calcio come Strakosha, Marin, Pereyra e Jovic.
Nel primo tempo la produzione offensiva viola è stata minima e concentrata in due episodi ravvicinati: il colpo di testa di Dzeko respinto da Strakosha e il gol di Gudmundsson annullato per fuorigioco. Al contrario, l’AEK ha mostrato organizzazione, idee chiare e qualità diffuse, trovando meritatamente il vantaggio con Gacinovic al 35’. Per la Fiorentina si è ripresentato il doppio tema stagionale: difficoltà nella continuità offensiva e fragilità difensiva, con 24 gol subiti in 18 partite. La serata è stata segnata anche da tensioni sugli spalti, con lanci di oggetti dal settore ospiti e interventi della polizia.
Nella ripresa i viola hanno cercato una reazione, vedendosi annullare un altro gol per fuorigioco e rischiando molto sul palo di Zini. Solo dopo una lunga fase di passività è arrivata una risposta concreta: la traversa colpita da Dzeko. Il finale, volenteroso ma confuso, non è bastato a raddrizzare la partita. La prima europea di Vanoli finisce così con una squadra in crescente difficoltà, scivolata al diciassettesimo posto e alle prese con problemi che accomunano Conference League e campionato. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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