I fattori decisivi
—Ad oggi Kean è legato ai viola da un contratto che scadrà nel 2029, il suo ingaggio si aggira sui 2,2 milioni netti a stagione ed è stato pagato 13 milioni più «premi variabili fino a un massimo di 5 milioni», come recitava il comunicato della Juve nel luglio 2024. La Fiorentina ha davanti a sé una plusvalenza storica da 34 milioni, ma ha anche l’esigenza di dare continuità al nuovo corso del dopo Italiano iniziato l’estate scorsa. Commisso punterà prima di tutto sul sentimento: Firenze ha accolto Kean e lo ha rilanciato, questa è casa sua, è un connubio finora perfetto. Poi ci sarà anche la questione motivazionale: il prossimo sarà l’anno del Mondiale, Kean ha trovato la sua dimensione adeguata con la maglia viola e continuare a vestirla potrebbe dargli ulteriore forza. Ma ci saranno altri temi da affrontare: la Fiorentina dovrà avere la certezza di giocare le coppe europee anche la prossima stagione e dovrà dare delle garanzie tecniche a Kean. Poi c’è la questione dell’ingaggio da rinforzare. In passato, Commisso è arrivato a dare 4 milioni a Ribery e aveva tentato Vlahovic, già proiettato verso la Juve, con un’offerta da 18 milioni in quattro stagioni. Quando vuole, la Fiorentina supera certi parametri economici: Kean vale una mossa simile.
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