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MANCHESTER, ENGLAND - AUGUST 09: David de Gea of ACF Fiorentina shakes hands with teammate Eddy Kouadio as he is substituted during the pre-season friendly match between Manchester United and ACF Fiorentina at Old Trafford on August 09, 2025 in Manchester, England. (Photo by Matt McNulty/Getty Images)
"Crescita continua": titola così il Corriere Fiorentino in riferimento all'amichevole di ieri tra la Fiorentina e il Manchester United, con i viola sconfitti solo ai rigori dopo l'1-1 dei tempi regolamentari. Ecco quanto si legge sul quotidiano nell'articolo di Matteo Magrini:
"Yes, we can". Perché se queste tre amichevoli inglesi, e in particolare quella di ieri ad Old Traffod terminata con la sconfitta ai rigori dopo l’1-1 dei 90’, dovevano rispondere alle domande riguardo la competitività della Fiorentina beh, quelle risposte non possono che essere per lo più positive. Senza voli di fantasia, e con la consapevolezza che si tratta comunque di calcio di mezza estate. Di sicuro però, anche assecondando la mentalità che Pioli sta cercando di infondere ai suoi, si può serenamente dire che ci sono tutte le condizioni per portare l’asticella un po’ più in su.
Basta pensare alla sfida di ieri, e alla personalità con la quale i viola si sono esibiti sul palco del «Teatro dei Sogni». E chi si chiedeva se Stefano Pioli abbia davvero in testa una Fiorentina che giochi stabilmente con quei tre là davanti ha avuto la prova più che inequivocabile che l’allenatore ha intenzione di percorrere questa strada. Perché se ci si presenta con quel tipo di atteggiamento anche al cospetto del Manchester United vuol dire che niente e nessuno (almeno per il momento) può far cambiare idea al mister.
E allora eccoli: Kean, Gudmundsson e Dzeko, con Moise a far da punto di riferimento e gli altri due più liberi (soprattutto il 10) di svariare sul fronte offensivo e di abbassarsi per ricevere e distribuire palloni. E poi Sohm, subito in campo dall’inizio. All’ultima occasione buona insomma, si è vista la prova generale della Fiorentina che il 21 dovrà giocarsi l’andata del playoff di Conference. Quella con Comuzzo, Pongracic e Ranieri dietro, Dodò e Gosens sugli esterni e Fagioli in regia. In porta, va da sé, De Gea.
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