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Cor.Fio: “Viola e Conference, loop infinito. Lille e A.Villa vedono la Champions…”
La Fiorentina sta vivendo un ciclo quasi infinito in Conference League, un "loop temporale" che sembra non finire mai. Dal preliminare contro il Twente nel 2022 alla semifinale del maggio 2025 contro il Betis, la squadra viola ha accumulato 40 partite in questa competizione, il numero più alto tra tutte le squadre europee. Due finali e una semifinale sono un bilancio positivo, ma i risultati sportivi non sono l'unico parametro che misura la crescita di un club. In termini di ricavi, la Fiorentina non ha beneficiato quanto altre formazioni italiane, guadagnando 17,7 milioni dalla competizione, inferiori al bonus di partecipazione alla Champions (18,62 milioni).
Oltre ai numeri, c'è il tema della gestione: la squadra viola, pur ottenendo risultati apprezzabili in Europa, ha faticato a mantenere la stessa solidità in campionato. Nel 2022-23, dopo le sfide europee, la Fiorentina riuscì a raccogliere ben 15 punti in 8 partite, ma da lì il trend è peggiorato. Nella stagione successiva, la squadra non è andata oltre gli 8 punti in 6 gare, e anche quest'anno, dopo gli impegni in Conference, ha totalizzato solo 7 punti in 5 partite, con sconfitte pesanti contro Napoli e Roma.
Mentre club come Lille e Aston Villa hanno usato la Conference per crescere e qualificarsi per la Champions League, la Fiorentina non è riuscita a compiere lo stesso salto di qualità. La finale di Breslavia, che vedrà sfidarsi Chelsea e Betis, è la prova che anche squadre di seconda fascia possono proseguire il loro percorso di crescita. Intanto, la Fiorentina si trova ancora a combattere per un posto in Conference per la prossima stagione, intrappolata in un ciclo che continua a ripetersi. Il futuro resta incerto, ma la matematica non esclude nulla: l’ennesimo ritorno in Conference potrebbe essere dietro l’angolo.
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