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Corriere Fiorentino

Cor.Fio: “Palladino, dagli undici fedelissimi all’incertezza. Viola al bivio”

Palladino Gosens Dodò
Il Corriere Fiorentino scrive oggi del periodo non idilliaco della Fiorentina di Palladino che a livello tattico vive nell'incertezza
Redazione VN

Il Corriere Fiorentino scrive oggi del periodo non idilliaco della Fiorentina di Palladino. Come scrive il quotidiano, "c’era una volta la Fiorentina". Quella della formazione filastrocca, che nella striscia di otto vittorie consecutive era diventata una dolce ripetizione tra un turno e l’altro di campionato. Quella che per 9 se non 10 undicesimi era divenuta quasi prevedibile prima del fischio d’inizio e letale in campo. Palladino, in quelle 8 partite aveva alternato molto poco i giocatori in rosa, e con il passaggio dal 3-4-2-1 al  al 4-2-3-1, aveva reso la Fiorentina una sicurezza con i rispettivi, abituali, undici in campo: De Gea; Dodò, Comuzzo, Ranieri, Gosens; Adli, Cataldi; Bove, Beltran, Colpani; Kean.

La svolta negativa e il momento clou

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Il malore occorso a Bove durante la partita con l’Inter del primo dicembre (oltre alle ovvie conseguenze umane per tutto il gruppo) ha tolto a Palladino una delle pedine fondamentali, ed ha portato ai viola uno strascico negativo di risultati e prestazioni. In seguito, poi, sono arrivati a gennaio Folorunsho, Valentini (poi prestato al Verona), Fagioli, Zaniolo, Ndour e Pablo Marì con sette cessioni. I nuovi arrivati, però, hanno fin qui faticato a trovare il campo con regolarità: Fagioli è stato titolare in una sola gara (con il Como) sulle quattro giocate in maglia viola in campionato; Zaniolo, dopo i 250 minuti in A, non ha giocato ad Atene e salterà anche Napoli (per squalifica). Tra le 12 e le 18 partite (a seconda del percorso europeo) separano i viola dalla linea del traguardo: il ritorno di Conference e le sfide con Napoli e Juventus hanno le fattezze del bivio, e solo imboccando la strada della coerenza e della regolarità si potranno cancellare i continui saliscendi.

Bove