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La Nazione

Contro sfortuna e imprevisti: la Fiorentina adesso ha più autostima

Redazione VN
A Cagliari ha prevalso la forza del gruppo

La vittoria della Fiorentina a Cagliari (2-1) è stata un autentico esempio di carattere e resilienza, qualità spesso evocate nello sport ma raramente dimostrate con tanta chiarezza. La squadra di Palladino ha saputo superare difficoltà dell’ultimo minuto, tra cui l’assenza improvvisa di Moise Kean, senza cercare alibi e mostrando una compattezza mentale che ha fatto la differenza più dei numeri o della tecnica. Il tecnico ha definito il successo come "una vittoria del collettivo", capace di lanciare un messaggio forte prima di tutto a sé stesso.

Nonostante una partenza che faceva temere l'ennesima prestazione sottotono contro una squadra sulla carta inferiore, la Fiorentina ha saputo reagire e ribaltare l’inerzia della gara. Questa vittoria, infatti, non nasce da un singolo episodio, ma dalla volontà condivisa del gruppo di non arrendersi, anche in assenza del suo uomo simbolo, Kean. Se l’assenza del bomber dovesse prolungarsi, servirà uno sforzo ulteriore da parte di tutti per compensarne il peso in campo, ma la squadra ha dimostrato di potercela fare.

Fondamentale in questo processo è stato l’apporto di giocatori esperti e carismatici come Gosens e Cataldi, capaci di trasmettere fiducia e stabilità all’intero spogliatoio. Il tedesco, in particolare, ha rappresentato un punto di riferimento silenzioso ma concreto per i compagni. Attorno a queste figure e alla crescita mentale della squadra, la Fiorentina può ora affrontare la parte finale della stagione con una rinnovata autostima, un’arma decisiva nella corsa all’Europa. Lo scrive la Nazione.