Ora, molti dicono che lo scorso anno costui calpestasse zolle diverse del campo con compiti diversi. Ma è solo un tentativo sentimentale di dare una spiegazione tecnica a una delusione dolorosa. Perché in realtà lo scorso anno nel Monza lo stesso Palladino nella parte finale del campionato lo ha schierato esattamente nello stesso ruolo di oggi, esterno destro d'attacco di un 4-2-3-1 con un terzino a coprirgli le spalle. E con questa collocazione e gli 8 gol registrati nel tabellino, il Flaco ha convinto tutti, al punto che la sua non convocazione in Nazionale fu una delle accuse più ricorrenti fatte al ct Spalletti dopo la delusione all'Europeo. Davvero si pensa che avere Dodo invece di Birindelli come compagno di fascia possa averlo penalizzato?
L'idea è che invece Colpani non abbia bisogno di ritrovare una geografia diversa sul campo quanto piuttosto di ritrovare dentro di sé quella sicurezza nei propri mezzi che, nel calcio, è fattore determinante.
Quante volte anche quest'anno il Flaco ha provato quella sua giocata magica sul limitare destro dell'area di rigore, preludio di gol gravitazionali, senza mai trovarla? Colpani, un giocatore smarrito dentro il labirinto dell'inconcludenza. Un gabbiano ipotetico a cui il sogno del gol si è rattrappito, senza quasi nemmeno più l'intenzione del volo, avrebbe scritto Giorgio Gaber. Ma, se così fosse, il Flaco è un calciatore fortunato. Perché chi su di lui continua a credere più di tutti è proprio l'allenatore Palladino, che non gli ha mai tolto la fiducia, continuando a farlo giocare. E a volte per ritrovare la sicurezza perduta basta poco. Magari un assist, una giocata di livello, un gol favorito pure da quell'aria di casa che Colpani lunedi prossimo ritroverà sul prato verde del Brianteo.
E' la speranza del «Flaco», di Palladino e un po' di tutti noi cuori viola smarriti, consapevoli che soltanto attraverso il recupero dei calciatori con più talento dentro (e Colpani di certo è uno di questi) la Fiorentina potrà uscire dalle sabbie mobili del disincanto nelle quali è precipitata da oramai troppe partite."
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