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FLORENCE, ITALY - DECEMBER 23: Edoardo Bove, Luca Ranieri, Rolando Mandragora of ACF Fiorentina greets the fans after during the Serie A match between Fiorentina and Udinese at Stadio Artemio Franchi on December 23, 2024 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
«Metterò in campo chi sta meglio, non ho un undici titolare». Le parole di Palladino lasciano presagire novità anche per la trasferta di Monza. Se col Napoli l'effetto sorpresa è stato totale, per la gara di domani sera il tecnico viola medita un ritorno al passato. Per ritrovare certezze e per inserire Michael Folorunsho (già a disposizione per Monza) in un sistema già rodato.
Quindi 4-2-3-1: nel mezzo non ci sarà Danilo Cataldi, alle prese con un affaticamento al retto femorale. Al posto dell'ex Lazio pronto ancora una volta Mandragora per far coppia in mediana con Adli. Anche Gudmundsson non è ancora al meglio. Per questo, per il ruolo di trequartista alle spalle di Kean, il favorito rimane Lucas Beltran per completare un reparto che dovrebbe essere formato da Sottil e Colpani. Ci sono però ancora ventiquattro ore di tempo: tanto dipenderà anche da che garanzie darà Folorunsho nelle prime sgambate in gruppo.
Palladino, proprio nella gara di andata col Monza, mettendo dentro dal primo minuto Gosens e Cataldi (arrivati da 48 ore a Firenze) ha dimostrato di non essere abituato ad aspettare molto i nuovi acquisti. Nel cassetto poi c'è sempre il piano B, che porta alla difesa a tre. Lo ha suggerito lo stesso Palladino in conferenza: «Questa è una rosa camaleontica, possiamo giocare sia a tre che a quattro». Magari anche a partita in corso. Lo riporta il Corriere dello Sport.
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