Palladino? "Si è presentato benissimo, lo conoscevo già perché in questi anni a Monza ha fatto alla grande. È venuto qua e ci ha già dato i suoi primi concetti e ideologie di lavoro. E noi stiamo cercando di apprenderli il più velocemente possibile".
Le sue parole? "Il suo attestato di stima mi ha dato una carica enorme. Se può essere il mio anno? "Ho avuto un po' di intoppi in questi anni e non ho potuto farci nulla. Ho avuto delle difficoltà e degli infortuni che mi son portato dietro in queste stagioni, con degli strascichi anche l'anno scorso. Quando hai questi infortuni ci metti un po' a metabolizzare e tornare quello che sei. Son contento perché già a fine campionato mi sentivo il vero Riccardo. Son partito col piede giusto, la ventata di aria nuova che dà il nuovo mister è un ulteriore stimolo a fare bene".
Ruolo? "La nuova posizione più dentro al campo mi piace di più. Appena si riceve palla tra le linee si può andare ad attaccare la porta e tirare. Nel ruolo ti diverti ed è un gioco che si basa molto anche sull'aspetto fisico, ci sta facendo lavorare sull'aspetto fisico".
I nuovi innesti? "Sono tutti ottimi calciatori. Sono entrati subito in sintonia col gruppo e sono sicuro che ci daranno una grande mano. Kean e Andrea (Colpani ndr) li conoscevo già. Pongracic ci avevo giocato contro quando era a Lecce. Sono dei bravissimi ragazzi e si sono ambientati molto bene, sembra che stiano con noi già da un po' di tempo". Veterano? "Firenze per me è casa, sono qui da quando ho 16 anni, ne ho 25 adesso e mi piace essere punto di riferimento, mi dà senso di responsabilità e la voglia di far bene".
© RIPRODUZIONE RISERVATA