Europa
—Io penso che arrivare in finale di Conference sia stato un grande orgoglio. Abbiamo fatto una grande prestazione ma un episodio ci ha girato a sfavore, ma essere là penso che sia stata una grande gioia per la piazza. Siamo una squadra più matura rispetto agli anni scorsi, le sconfitte in finale ci hanno aiutato a crescere. Siamo una Fiorentina forte, ci vuole un po' di tempo per far entrare tutti negli schemi ma dobbiamo essere abituati a competere sempre su tre fronti.
Attacco
—Ognuno arriva da realtà diverse, ma Nzola e Beltran sono molto forti. Sono due punte di qualità e ognuno ha bisogno di adattamento: se penso a tanti che sono andati in altre squadre è successo anche ai grandi campioni. Servono serenità e calma.
Nazionale
—Lo dico sempre, chi è che non vorrebbe andare in azzurro? Lavoro anche per quello. È un grande motivo di orgoglio per me. È un sogno e spero di raggiungerlo.
Obiettivi
—Siamo in grado di competere con le prime. Il gradino più in alto è lì e per trovarlo bisogna battere anche le avversarie più blasonate. Non c'è altra strada. Atalanta? Una settimana sembra tanto ma non la è. È una squadra ostica e forte, corre tanto ma in questi anni la Fiorentina ha sempre giocato forte contro di loro e ci ha anche vinto. Abbiamo grande rispetto ma anche loro sanno che affrontarci non è facile.
Che regia
—Arthur è un centrocampista di enorme qualità tecnica, ha giocato in grandi piazze e si vede quando un giocatore viene da certi livelli. Ha caratteristiche importanti, tocca al mister sapere cosa fare.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Fiorentina senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Violanews per scoprire tutte le news di giornata sui viola in campionato e in Europa.
Leggi i commenti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.violanews.com/assets/uploads/202512/7ce122192b65870d81df4e669586e613.jpg)