Sul ruolo: "I paragoni fanno piacere, ma è difficile raggiungere quelli del passato. Io penso al presente e a migliorare giorno dopo giorno. Posso giocare sull'esterno e sulla trequarti, io sono a disposizione. Con il passare degli anni sono cresciuto anche fisicamente e sono arrivato fino a qui. Ma questo può essere un punto di partenza non di arrivo"
Il suo numero: "Cercheremo di migliorare quello che è stato fatto lo scorso anno, sia in Italia che in Europa. Non ho ancora scelto il numero, volevo il 28 ma il Chino mi ha detto che lo tiene volentieri. Con il mister spesso scherzavo sul fatto che mi toglieva prima, io ho avuto sempre questo difetto e il mister giustamente aveva gente forte in panchina e mi sostituiva. Giocando in quella posizione il mister chiede di essere decisivi, la differenza si fa quando si arriva davanti. Lo scorso anno ho avuto tante occasioni, e questa stagione sarà importante anche per migliorare i miei numeri"
Sulla crescita: "Si può migliorare sempre anche sulla tecnica, sicuramente non sono perfetto. In quella Primavera dell'Atalanta c'era gente forte, ma già dagli allievi avevo trovato spazio. Devo migliorare nella forza fisica, mettere qualche kg in più. Il Viola Park non ha bisogno di commenti, è pazzesco. I giocatori stanno benissimo, non ti manca nulla. Ho giocato nelle giovanili della nazionale con Sottil, Kean e Ranieri. Anche Biraghi lo avevo già conosciuto in nazionale, ma in generale si sta bene in questo gruppo. la squadra è forte, con giocatori importanti, possiamo fare un grande campionato, sul mercato non sta a me parlare. La base di partenza è ottima"
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