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Sconcerti: “Sottil deve sfruttare le occasioni. Vlahovic ricorda Batistuta”

Sconcerti: “Sottil deve sfruttare le occasioni. Vlahovic ricorda Batistuta”

Mario Sconcerti ha parlato della Fiorentina, dando un parere sul mercato fatto. Poi ha parlato di Sottil e Vlahovic

Redazione VN

 

Mario Sconcerti, giornalista ed ex dirigente, è stato intervistato ai microfoni di TMW Radio durante Stadio Aperto. Durante la sua intervista ha parlato anche di Fiorentina, iniziando dal mercato: "Non so se sarebbe mai arrivato un vice-Vlahovic: Borja Mayoral sarebbe stato giusto, ma è un titolare, dovevi negoziare col Real Madrid e non con la Roma e credo poi che lui a fare il vice-Vlahovic non sarebbe mai venuto. Vorrei sapere intanto dove siano finiti quelli che dicevano che la Fiorentina era una squadra gestita da dilettanti e che non ci fosse un progetto. Io sono sempre stato per tenere Callejon, ad esempio. La Fiorentina mi piace molto, i titolari sono buoni, alcuni ottimi, ma bisogna capire i particolari. Per esempio quale sia il livello di Sottil...".

 

Continuando su Sottil: "Va capito di che stoffa è il giocatore. Le occasioni ci sono nella vita, se si è grandi vanno sfruttate. Sottil è un giocatore forte, scattoso e un po' anarchico, di quelli che possono fare la differenza, non come Saponara per esempio. Lo stesso Amrabat... Ci siamo sempre chiesti cosa gli sia successo in quei mesi tra l'addio di Prandelli e l'operazione per pubalgia a metà giugno. Com'è possibile che ci fosse un giocatore in quelle condizioni e nessuno lo sapesse? Sono convinto serva una maggiore qualità da parte di tutti, compreso chi fa la comunicazione".

 

Infine su Vlahovic: "Ha delle cose di Batistuta. Anche il gol di Abraham a Salerno lo ha ricordato... Questi due giocatori hanno movenze alla Batistuta. Quando si fa un bilancio di mercato va considerato che di fatto la Fiorentina ha ricomprato Vlahovic, se dovesse davvero firmare questo rinnovo. Questa squadra non è da Europa, ma inserendoci altri due-tre giocatori puoi farla grande. Ora la base c'è".

 

 Riccardo Sottil
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