Intervenuto nel filo diretto con gli ascoltatori di Radio Bruno, il giornalista Mario Sconcerti ha parlato a 360° dei temi caldi di casa Fiorentina: "L'arrivo di Burdisso? Ha un proprio archivio di giocatori e allenatori, soprattutto argentini. Ma oggi per chi si occupa di scouting è difficile non conoscere i giocatori che arrivano da una certa zona, soprattutto grazie ad un sistema come Wyscout. Avere un esperto che viene da un altro continente resta comunque un vantaggio. Castrovilli? L'Italia può arrivare fino alla semifinale ma deve crescere dentro il torneo: ci sono una o due nazionali più forti come Francia e Inghilterra, ma anche il Portogallo è interessante mentre non credo nel Belgio". Poco più di 20 anni fa Roberto Mancini fu scelto da Sconcerti per allenare la Fiorentina: "Me lo ricordo bene quel giorno di febbraio lui arrivava da Cortina ed era una giornata terribile per il caos neve, parlammo e il giorno dopo firmammo insieme il contratto. Fu una bella avventura".
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Sconcerti: “Servono due ‘top’ a stagione. Difficile mangiare 30 punti per l’EL”
Le parole di Sconcerti al Pentasport. Il momento della Fiorentina, tra campo e mercato: c'è ottimismo, anche se la ricerca delle ali è un compito difficile
Poi prosegue: "Lottare per l'Europa? La Fiorentina chiuderà il suo programma se riuscirà a prendere due giocatori utilizzabili al 100%, senza scommesse. Serve immettere due giocatori veri a stagione, che in proiezione dei tre anni diventano sei. Stiamo cercando delle ali ma è difficile perché si va a scegliere del talento discontinuo. E' più facile cercare un centrocampista, ma a me va benissimo perché stanno facendo le cose con cura. Per 'giocatori sicuri' penso a Sergio Oliveira o a un centrale difensivo che imposta, se penso a Guedes vedo un rendimento discontinuo e bisogna vedere se ne vale la pena. Anche su Sottil sono scettico, ma per fare la riserva ci può stare". Sul fatturato in calo per colpa della pandemia: "Anche le altre squadre hanno grossi debiti ma sono solide per un motivo: hanno fatturati 5/6 volte superiori di quello della Fiorentina. Per arrivare in Europa League serve che una delle prime sette buchi clamorosamente la stagione, visto che dobbiamo recuperare 30 punti dalle prime. Quest'anno non siamo riusciti a diventare squadra, abbiamo sempre giocato male. Siamo sempre stati attorno al punto a partita, con due acuti decisivi come la vittoria in casa della Juve e del Benevento: e dobbiamo solo dire grazie a Vlahovic.
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