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Il mercato argentino
—Veliz - "È un giocatore molto forte, un attaccante davvero cattivo dentro l'area di rigore. I calciatori argentini sono una certezza, hanno fame e la testa giusta. Sono nati pronti, il problema è se arrivano tre giorni prima dell'inizio del campionato, ma questo vale anche per gli italiani. La Fiorentina ha una maglia pesante, i giocatori devono sapere dove vengono a giocare: in una piazza straordinaria ed esigente. A Firenze il pubblico fa vincere le partite, non è un'esagerazione. L'ho vissuto sulla mia pelle più volte, da avversario".
Beltran - "Lo conosco meno, mi astengo dal dire stupidaggini che in tanti già lo fanno".
La difesa
—Sutalo? "Sembra che lo vogliano tutti in Serie A, se non fosse valido ci sarebbe da preoccuparsi. Però tra un croato e un argentino prendo sempre il secondo, per il mio modo di vedere il calcio".
Quarta? "Il giocatore deve diventare più cattivo nella fase iper-difensiva. ha tante qualità ma deve capire qual è la palla che può fare male e saperla leggere. Non è poco per un difensore".
L'attacco
—"Le partite si vincono con i goal, la Fiorentina ha già fatto una stagione straordinaria l'anno scorso. Adesso diventa difficile, perché migliorare adesso è arduo. A Firenze c'è un'azienda forte e sana, condotta da un proprietario che investe e la società che lavora bene. L'anno scorso Cabral ha fatto passi da gigante. Nelle prime partite aveva fatto prestazioni imbarazzanti, lo aspetterei perché ha dimostrato grande crescita. Anche Jovic è forte, i giocatori vanno anche aspettati: non bisogna essere sempre distruttivi".
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