Ha chiesto lui un incontro con la stampa, per salutare Firenze e raccontare la sua verità. Delio Rossi, visibilmente emozionato, si è presentato questa mattina nella sala stampa Manuela Righini per una dichiarazione spontanea senza voler rispondere alle domande dei giornalisti: "Per me è difficile essere qui in questo momento, anche perchè la mia avventura alla Fiorentina è finita. Sono qui per dare un saluto alla città di Firenze, non mi sono preparato niente e andrò a braccio, dicendo quello che penso. Anche se molte cose come al solito le terrò per me, e se avrò voglia ne parlerò in un altro frangente.
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Rossi: “Chiedo scusa a tutti”
“Ma ho visto troppi moralisti, non accetto giudizi sulla mia persona” (COMMENTA)
Questa è stata un'avventura in cui ho creduto e credo ancora, ringrazio i Della Valle per questa possibilità che mi auguravo di poter vivere anche nel futuro. Sono dispiaciuto, chiedo scusa per l'episodio alla gente di Firenze, ai tifosi, ai miei giocatori, alla società e anche a Ljajic. Però ci tenevo a dire una cosa, ho visto delle cose che mi hanno dato fastidio, molti moralisti o perbenisti che si sono permessi di dare giudizi senza aver vissuto la situazione e senza sapere la storia di un uomo. Se volete ve la racconto: ho iniziato ad allenare i bambini per portarli via dalle strade, ho allenato i giovani, ho allenato gli operai, ho sempre ricominciato da capo fino ad arrivare ai professionisti. Io non ho mai dato giudizi lesivi verso nessuno nè consigli a nessuno, ho solo pensato a lavorare e non devo dimostrare niente. Pretendo rispetto per me, la mia persona, la mia famiglia e la squadra che alleno. Sono state toccate queste situazioni e non transigo. Il gesto è deprecabile, ma ho sentito troppa ipocrisia, c'è chi ha detto che dovevo farlo dentro lo spogliatoio: ma se il gesto è deprecabile lo è a prescindere. A volte ferisce più la lingua che la spada. Ho sbagliato, pago, sto pagando e pagherò, ma da lì a dare giudizi non ci sto. Non ho mai alzato un dito contro nessun giocatore, neanche sui miei figli.
Perchè non rispondo alle domande? La palla rotola ancora, anche se la barca è già in porto e basta buttare l'ancora. Dico alla gente di stare vicino alla squadra in questi ultimi 180' e anche alla famiglia Della Valle. I giocatori e gli allenatori passano, la Fiorentina resta. Poi a fine stagione ci sarà modo di riparlarne. Paradossalmente se non avessi dato tutto in questa esperienza e me ne fossi fregato non mi sarei lasciato coinvolgere in questa situazione. Non facciamo fazioni, pro e contro, l'episodio è quello e resta. La situazione dello spogliatoio e della Fiorentina? Non posso giudicare, parlo solo del mio operato e non voglio cercare alibi. E ci sarà modo di riparlarne più avanti, qui volevo solo spiegare un gesto deprecabile ma umanamente giustificabile. Se sono stato offeso sulla mia sfera familiare? Non ne voglio parlare in questa sede".
SIMONE BARGELLINI
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