news viola

Scelta obbligata… ma non per tutti

Rossi poteva avere ragione. Ma la violenza non giustifica (COMMENTA)

Redazione VN

Chi ha ragione tra Rossi e Ljajic? E ha fatto bene Andrea Della Valle ad esonerare il tecnico viola? Sono queste le due domande che risuonano, con relative svariate risposte, in tutta Firenze e non solo. Si scopre così, non senza una certa sorpresa, che la tifoseria è spaccata quasi a metà (almeno secondo quanto emerge dal nostro sondaggio e dai commenti dei nostri lettori) e che sono tanti quelli che difendono l'ormai ex tecnico della Fiorentina. Che pure si è macchiato di un gesto senza precedenti, che rimarrà nella storia della Fiorentina e del calcio italiano. Tanto grave da fare il giro del mondo, grazie ad internet, nel giro di pochissime ore. Non serve uno sforzo per capire quale danno d'immagine subirà la Fiorentina (oltre allo stesso Delio Rossi), tanto più ripensando al fair play, al terzo tempo, al Cartellino Viola e a tutte le iniziative che - piacciano o meno - la società di Della Valle ha messo in atto in questi anni.

E' per tutto questo che crediamo non ci fosse altra scelta per la Fiorentina, che prendere le distanze da Rossi. A malincuore, perchè il tecnico aveva iniziato a dimostrare nelle ultime settimane le sue qualità, e sembrava poter essere l'uomo giusto con cui ripartire in estate. Ma la violenza non si può mai giustificare, soprattutto quando viene manifestata in modo così forte e davanti a milioni di spettatori. Rossi poteva avere tutte le ragioni (e le aveva) per rifarsela con Ljajic e con la sua sfacciataggine nel prenderlo in giro, proprio lui che in due anni e mezzo non dimostrato neanche in parte di valere i soldi spesi dalla Fiorentina. Ma saper gestire gli animi di ragazzini viziati e strapagati fa parte dei compiti di un allenatore di serie A. Rossi aveva tutte le ragioni di sentirsi in collera con una buona fetta dello spogliatoio che in questi mesi gli aveva reso la vita molto più difficile di quanto avrebbe mai pensato. Ma c'erano altri modi e altre sedi per far valere le sue ragioni e 'punire' chi lo meritava (e ci auguriamo vivamente che la società lo faccia adesso, e con fermezza, per poi fare piazza pulita in estate). Qui non si tratta di ipocrisia o di buonismo, qui si parla di regole che distinguono una società civile dal far west, dove ognuno si fa giustizia da solo. Che poi il raptus di Rossi sia figlio anche di colpe altrui - specialmente l'assenza della società che ha portato alla degenerazione di tutto l'ambiente viola - è un altro discorso, che merita e che avrà tanto spazio.

SIMONE BARGELLINI