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FLORENCE, ITALY - JANUARY 13: Rocco Commisso (C) president of ACF Fiorentina and Joseph Commisso (L) anf Joe Barone ahead of the Coppa Italia match between ACF Fiorentina and FC Internazionale at Artemio Franchi on January 13, 2021 in Florence, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
La Fiorentina torna in autofinanziamento. O forse c'è sempre rimasta, con un testimone raccolto dall'ultima era Della Valle. Parliamo della voce "calciomercato", senza dimenticare - e sarebbe difficile - gli investimenti per il Viola Park. Importantissimi, ma che non vanno in campo e non contribuiscono ai risultati sul campo, almeno nell'immediato. E allora, riavvolgendo il nastro dall'arrivo di Rocco Commisso al timone della Fiorentina, si può notare che il conto tra acquisti e cessioni è sempre stato sostanzialmente in pareggio. Qualche concessione sul monte ingaggi e niente più, fino ad arrivare alle parole di oggi: dei soldi incassati da Vlahovic e Chiesa (120 milioni più bonus), ne restano solo 50 da spendere - ha detto Rocco. Una cifra che tiene conto delle principali operazioni di mercato dall'estate 2019 fino allo scorso gennaio (LEGGI QUI).
In pratica gli acquisti di Nico Gonzalez e compagnia, erano solo un anticipo di cassa sul riscatto di Chiesa, poi ci si potrebbe chiedere cosa sarebbe accaduto se Vlahovic avesse accettato il rinnovo anzichè portare in dote 70+10 milioni... Ma che piaccia, o meno, la linea indicata da Commisso è questa e nonostante il ritorno in Europa sarà un mercato molto oculato (a meno che il presidente non abbia un po' bluffato). Quanto al Fair Play Finanziario a cui Rocco fa spesso riferimento, la questione è vera solo in parte. I club hanno la possibilità di spendere più di quanto incassano (se vogliono), basta guardare alla Roma di quest'anno oppure alla nuova proprietà del Newcastle che pronti-via ha speso oltre 100 milioni per gli acquisti di gennaio. Poi nel giro di qualche anno c'è da rientrare in alcuni parametri, questo è vero, ma lo è altrettanto che i ricavi possono aumentare attraverso i risultati e i piazzamenti. Sono scelte.
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