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Rimpianto tricolore? Amrabat, quel rifiuto al Napoli per dire sì a Commisso

Rimpianto tricolore? Amrabat, quel rifiuto al Napoli per dire sì a Commisso - immagine 1
A gennaio 2020, Amrabat disse no al Napoli per essere protagonista con la Fiorentina. Tornando al Maradona, il marocchino avrà qualche rimpianto?

Pochi mesi dopo l'arrivo in Italia, il suo nome era già sulla bocca di tutti. Da semisconosciuto a uomo mercato, da giocatore in cerca di rilancio a centrocampista a cui affidare le chiavi della mediana. Nella carriera di Sofyan Amrabat, la svolta è arrivata grazie a Ivan Juric, l'allenatore che nell'estate 2019 lo volle a Verona e che gli ha fatto spiccare il volo. Dopo gli esordi con l'Utrecht, il marocchino non si era ripetuto con le maglie di Feyenoord e Club Bruges e solo il tecnico croato aveva creduto fortemente in lui. Prezioso, instancabile, con l'Hellas fece luccicare gli occhi di mezza Italia tanto che il 24 novembre - durante Verona-Fiorentina - il (neo) presidente Commisso si innamora calcisticamente di quel mediano ordinato e dai polmoni inesauribili. E nella pancia del Bentegodi si gettano le basi per il futuro trasferimento in viola.

L'affondo

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Ma oltre al club viola, chi intravede grandi qualità in Amrabat è Cristiano Giuntoli, deciso a portare a Napoli sia lui che Rrahmani, lasciandoli in prestito all'Hellas fino al termine della stagione. Sofyan però non è convinto degli azzurri, è tornato ad essere un titolare fisso dopo due anni e la folta concorrenza sotto il Vesuvio potrebbe relegarlo di nuovo spesso in panchina. Questa decisione spiazza De Laurentiis e porta dritta all'affondo di Commisso, che stacca l'assegno da 20 milioni a Setti - a sua volta già d'accordo con ADL - e si regala il "suo" primo colpo da numero uno viola.

Rimpianto

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Più ombre che luci, così possono essere definiti i primi due anni in viola di Amrabat, poi Italiano "sacrifica" Torreira e decide di affidare le chiavi del centrocampo al marocchino. E viene ripagato: dopo qualche difficoltà iniziale i risultati arrivano, il Mondiale lo incorona come uno dei migliori centrocampisti di rottura al mondo e il Barcellona lo vuole addirittura come uomo per il dopo Busquets. Dopo aver lanciato l'esca a gennaio, Laporta ci riproverà in estate. Declinare l'offerta blaugrana sarà praticamente impossibile tre anni dopo quel "no" al Napoli. Ma oggi, tornando al Maradona chissà che Amrabat non abbia qualche rimpianto nel vedere i tifosi in delirio festeggiare il terzo scudetto. Quel rifiuto gli è "costato" un tricolore e la gloria eterna, ma il finale di stagione può regalargli un epilogo altrettanto ricco di soddisfazioni con la maglia viola...

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