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Speciale critico: “Ieri non si è scesi in campo. Le idee non ci sono mai state”

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"Non credo che qualcosa si sia rotto, ma che non abbia mai funzionato, al di là della classifica non c'è mai stato niente per cui esaltarsi"
Redazione VN

Ai microfoni del "Pentasport" di Radio Bruno ha parlato il giornalista e tifoso viola Luca Speciale:

Kean? "Dietro al suo infortunio una regola non scritta che ha un'applicazione costante nel calcio. Quando speri che qualcosa non accada, è proprio quando si verificherà. Non mi spiego perché non si sia andati a prendere un vice Kean. Lo spavento della sua uscita dal campo può avere condizionato il proseguo della partita, ma la squadra ieri non è proprio scesa in campo. Lo definisco lo stesso lato della stessa medaglia che si è visto col Como. Quella partita è stata talmente brutta che non poteva essere frutto del caso, era difficile vedere un'altra Fiorentina, sarebbe stata sintomo di schizofrenia".

Momento negativo - "Forse dobbiamo cambiare l'angolo di prospettiva, quelle otto vittorie hanno portato entusiasmo per via del risultato, ma molte sono arrivate grazie a Kean e De Gea, ma alcune sono quasi episodiche. È l'aspetto non colto che arrivavano grazie a questi estremi insieme a carattere e buona volontà. Non credo che qualcosa si sia rotto, ma che non abbia mai funzionato, al di là della classifica non c'è mai stato niente per cui esaltarsi. Non ho mai visto grandi idee, ma ottimi giocatori che in molti momenti hanno risolto la situazione. Una squadra molto lenta, impacciata che in certi momenti ha paura della sua ombra. Ieri ad un certo punto si è messa a giocare per il pareggio e questo è inaccettabile".


Esonero? "Dopo la partita contro il Monza tutti ne chiedevano la testa, dissi di no perché cambiarlo tanto per farlo non aveva senso. Oggi rispetto a quel momento ho visto cose ancora più preoccupanti, dopo che l'allenatore ha ricevuto giocatori in più dal mercato. Le maggiori soluzioni hanno aumentato anche la confusione, è nella crisi più grossa della sua carriera e l'affronta a Firenze perché è qui che gli viene chiesto di portare delle idee".

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