Nel corso del suo intervento a Radio Bruno, Massimo Sandrelli ha analizzato il momento della Fiorentina tra mercato, situazioni contrattuali e prospettive tattiche, con uno sguardo disincantato ma costruttivo su alcune delle principali questioni aperte.


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Sandrelli: “Kean? Non dipende dalla Fiorentina. Vi spiego”
“Dzeko? Mi sembra la chiusura del mercato dell’anno scorso. Un’operazione che rischia di essere più simbolica che realmente utile, specie se non accompagnata da altre scelte forti”.
Il focus si sposta poi su Moise Kean, protagonista di un finale di stagione positivo e ora legato da una clausola rescissoria da 52 milioni:
“Bisogna capire se c’è qualcuno disposto a pagare quella clausola. Per un attaccante che ha segnato quei gol, non mi sembra una cifra insormontabile. Tutto dipenderà dal mercato intorno a lui e alla Fiorentina”.
Su Dodò, Sandrelli si mostra critico verso eventuali rigidità da parte del club:
“Inutile inchiodare un giocatore contro la sua volontà. Se non c’è convinzione da entrambe le parti, è difficile costruire qualcosa”.
Più sfumata la valutazione su Gudmundsson, condizionato da un’annata non facile anche sul piano personale:
“È un mistero. Se la società ha compreso il suo malessere, probabilmente lo confermerà. Ma giudichiamo quello che vediamo in campo, e non è stato quello che ci si aspettava”.
Infine, qualche riflessione sulla cabina di regia, con un nome ben preciso in mente:
“Mi piace chi sa dare i tempi a una squadra. Bennacer, quando sta bene, lo sa fare bene. Bisogna solo capire le sue condizioni attuali, ma in teoria sarebbe un acquisto giusto”.
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