Il difensore ha voluto sottolineare l’unione e il sacrificio del gruppo:
“Siamo una grande famiglia, tutti danno tutto per questa maglia. Io sono qui da quando avevo 14 anni, e posso dire che questa squadra è speciale. Non voglio solo fare complimenti, ma oggi li meritiamo. Abbiamo cambiato 17 giocatori, è iniziato un nuovo ciclo. Tanta roba.”
Sincero anche nel commentare il rapporto con la tifoseria:
“Ci dispiace per il confronto con i tifosi, erano un po’ così e così, ma li capiamo. Nonostante tutto siamo arrivati sesti. È un bel traguardo, anche se potevamo fare di più. Sono sicuro che da luglio si ricreerà una forte coesione con la Curva. In Europa ci seguono sempre in tanti.”
Ranieri non nasconde l’ambizione della squadra:
“Noi siamo i primi che volevano fare uno step in più. Speriamo di andare lontano in Conference League. Nelle altre edizioni, abbiamo perso due finali e siamo usciti ai supplementari col Betis. Ora vogliamo un trofeo, anche per noi stessi. È tanto che qui non si vince.”
Infine, uno sguardo al futuro:
“Abbiamo battuto tutte le big tranne il Napoli, ma dobbiamo migliorare contro le piccole. Se facciamo quello step, ci toglieremo tante soddisfazioni. Le fondamenta ci sono, e lo spirito nello spogliatoio oggi lo dimostra.”
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