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R. Galli: “Pradè ha fatto bene. Palladino non può accontentarsi dei punti in più”

Riccardo Galli
Il commento di Riccardo Galli a Radio Bruno
Redazione VN

Ospite nel programma A Pranzo con il Pentasport su Radio Bruno, Riccardo Galli ha fatto il punto sul momento delicato della Fiorentina, indicando le priorità per il futuro immediato del club.

"La prima cosa da fare è inquadrare chiaramente il futuro della squadra", ha esordito Galli. "Bisogna analizzare con attenzione cosa non ha funzionato, soprattutto in questo finale di stagione. La spia della ripartenza va accesa subito. La Fiorentina deve fare tesoro degli errori per non ripeterli: la nuova stagione è alle porte e ci sono un paio di situazioni complicate da affrontare fin da subito".


Tra gli aspetti toccati, anche le dichiarazioni di Daniele Pradè dopo la sconfitta contro il Venezia: "Ha fatto bene a esporsi, da dirigente sportivo. Dopo una sconfitta che ha compromesso gli obiettivi stagionali, non poteva dire altro. Sarebbe stato sbagliato restare in silenzio o minimizzare".

Sul futuro in panchina, Galli ha espresso cautela: "Un eventuale addio di Palladino, pochi giorni dopo il rinnovo, sarebbe formalmente sbagliato e compromettente. Vorrebbe dire che sono state fatte valutazioni clamorosamente errate. Il rinnovo è un segnale di fiducia, ora serve continuità. Non puoi chiudere la stagione facendo sei punti con la Lazio e solo due tra Venezia e Monza. Bisogna cambiare passo".

Guardando al passato, Galli ha ricordato: "A dicembre scorso, la Fiorentina era stabilmente tra le prime in classifica. È da lì che bisogna ripartire". Su Italiano, invece, parole di stima: "Lo conosciamo bene. Nella finale contro il Milan aveva dentro mille motivi di rivalsa. A Bologna è stato molto bravo a raccogliere l’eredità e la pressione lasciata da Thiago Motta. Merita applausi".

Galli ha poi messo in discussione la narrazione del miglioramento basato solo sui numeri: "Non mi aspetto da Palladino, che è un allenatore ambizioso, che si accontenti di dire di aver fatto più punti della scorsa stagione. E non credo che i tifosi accetterebbero una simile impostazione".

Sul fronte mercato, Galli ha sottolineato l'importanza di partire dalle certezze: "Il rinnovo di Comuzzo è un segnale chiaro. Ora bisogna capire che tipo di dinamiche di mercato lo riguarderanno, ma è sicuramente un primo tassello. Si può ripartire trattando profili come De Gea, Dodò, Cataldi, Kean, Gudmundsson – anche se quest’ultimo con meno urgenza, secondo me".

Infine, una riflessione sulle ambizioni della squadra: "Non credo che progetti come quello dell’Atalanta siano inarrivabili. La Fiorentina ha dimostrato, soprattutto quest’anno, di potersi giocare certe posizioni di classifica. Non vedo perché non potrebbe competere con club come Inter, Napoli o Milan. E per quanto riguarda un’eventuale dimissione di Palladino? Non credo possa accadere. Nel calcio di oggi, non è qualcosa che fa parte della quotidianità".