Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

news viola

Pres. ACCVC: “Commisso, visione strana. Oltre la Fiesole non c’è uniformità”

Pres. ACCVC: “Commisso, visione strana. Oltre la Fiesole non c’è uniformità” - immagine 1
Le parole di Filippo Pucci, presidente dell'ACCVC, sorpreso dalle parole del presidente
Redazione VN

Filippo Pucci, presidente dell'ACCVC fa chiarezza dopo il duro comunicato diramato in mattinata in risposta alle parole di Commisso sui tifosi: "Dire che chi contestava era la Curva Fiesole, che i cattivi erano loro, ci è sembrata una visione strana, non corrispondente alla realtà. Nella partita contro il Torino per esempio la contestazione non è partita dalla curva ma da altri settori dello stadio.

Ci troviamo di fronte a una situazione surreale, non è pensabile che un allenatore faccia una cosa del genere, che chi sta sopra di lui non si sia accorto di niente e della sensazione che il presidente non sapesse nulla dopo che si era esposto il giorno prima. Da un punto di vista strutturale-organizzativo ci sono dei problemi, altrimenti una situazione così grottesca che ha messo il presidente alla berlina non sarebbe successa. Questo ci ha portato a fare questo comunicato: Firenze e la Fiorentina si aspettano di più. Commisso ha detto che alla conduzione della società pensa lui, ma non si può proibire alla gente di pensarla in maniera diversa e c'era la necessità di mettere i puntini sulle i sottolineando che non è vero che oltre la Curva Fiesole c'è uniformità di pensiero.


Abbiamo una struttura composta da direttore generale e direttore sportivo, ma chi è che prende una decisione? Mettiamo caso che Commisso sia imbufalito con Palladino, ma potrebbe esserlo anche con i suoi dirigenti per questa situazione. Chi decide sui dirigenti e prende decisioni nei loro confronti, lui dall'America? Se non si è in grado di reggere una contestazione, e questa era all'acqua di rose, è un problema e certi personaggi non possono esercitare in certe piazze.

A Commisso chiederei una profonda riflessione su quello che vuol fare, Firenze gli ha fatto capire che così non si può andare avanti. Bisogna almeno dare l'impressione che si stia lavorando per colmare il gap con le squadre che stanno davanti. Io non accettavo Corvino quando parlava di scudetto con il quarto posto, non mi riconoscevo nel vedere una piazza come questa gioire per un sesto posto. Oggi c'è stato uno scatto di reni da parte dell'opinione pubblica che mi ha fatto sollevato".