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Portieri, i preparatori: “Martinelli adulto, De Gea umile. Lezze alza livello”

Martinelli, De Gea
I preparatori dei portieri nello staff di Pioli sono tra i pochi confermati nella nuova Fiorentina: si presentano e raccontano il ritiro
Redazione VN

Molti, se non tutti, i volti nuovi nello staff di Stefano Pioli per la sua seconda avventura alla Fiorentina. Alcuni di loro hanno parlato direttamente dal ritiro di Burton upon Trent, nel Regno Unito dove la squadra, sotto il loro sguardo, si sta allenando ormai da cinque giorni. Così nell'intervista, i due preparatori dei portieri, ai microfoni del "Pentasport" di Radio Bruno.

Alessandro Dall'Omo (preparatore portieri) 

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"Abbiamo programmato un lavoro e siamo in linea, anche grazie anche al clima e alle strutture che ci permettono di lavorare bene. Crediamo molto sulla forza, per performance e prevenzione, facciamo un lavoro specifico e individualizzato anche e soprattutto per prevenire. Martinelli? "Tommy ha già la testa e la mentalità da adulto, deve migliorare ancora tante cose, ma ha l'approccio giusto, è molto attento al lavoro e molto umile. Determinato a fare il meglio in campo e imparare".

Lezzerini? "Lo abbiamo già studiato con Giorgio, è un portiere esperto e un grande ragazzo, oltreché lavoratore. Il gruppo portiere - come detto - è speciale, lo accoglieremo e lui sarà pronto a darci una mano per alzare il livello dell'allenamento".

Giorgio Bianchi (preparatore portieri)

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Ritiro? "Sta andando bene, siamo molto contenti perché riusciamo a proseguire nel lavoro impostato quotidianamente, in maniera positiva".

De Gea-Martinelli? "Il rapporto tra loro è eccezionale, David ha un'umiltà e una capacità di mettersi a disposizione speciale. C'è un clima fantastico nel gruppo portieri. Quando lavoriamo insieme nel generale, ma con due portieri impegnati, a margine riusciamo a fare lavori specifici sul singolo giocatore".

Martinelli? "Ho allenato Donnarumma, a proposito di talenti. Negli atteggiamenti sembra uno di trenta anni, è il suo grandissimo punto forte, riesce a trasmettere una tranquillità enorme alla squadra. Sui piedi abbiamo già cominciato l'anno scorso il lavoro coi ragazzi e proseguiamo in questa direzione".

Gestione dell'errore? "Il portiere per noi non sbaglia mai, per noi almeno. Occorre la capacità di cancellare immediatamente lo sbaglio, ma con loro è facile, non servono tante parole. Lo stesso Martinelli ha questa mentalità e sa subito resettare".