L’ex allenatore ha poi parlato del tema delle motivazioni: "L’allenatore sa bene come sta la squadra, ma è chiaro che contro le grandi è più facile avere stimoli, mentre contro squadre di metà classifica o di bassa classifica può esserci un calo. Detto questo, un calciatore deve rendersene conto da solo: non serve che Palladino glielo ricordi. Ogni partita, da qui in avanti, è una finale. Alcuni allenatori sono più bravi a motivare, è vero, ma parliamo di professionisti: devono sapere da soli quanto conta ogni singolo punto".
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