Passaggio al 3-5-2
—"Questo modulo esalta Dodo e Gosens, se retrocessi sulla linea a quattro perdono invece qualcosa, perché non sfruttarli? E poi un centrocampo più massiccio, con giocatori muscolari e con un po' di fosforo. È una strada che ti può garantire di giocare e poi trovare il risultato. Ndour? Mi ha impressionato in positivo. È un ottimo giocatore, ha fatto tutta la trafila nelle giovanili azzurre, non lo si scopre ora. E le esperienze all'estero lo hanno sicuramente aiutato nella crescita, anche caratteriale. Ha un fisico che lo aiuta molto e una buona tecnica. Non ha fatto una partita perfetta, ma sicuramente positiva. Può essere già importante ora, ma soprattutto nel futuro".
Kean? "È sempre stato forte, ha esordito giovanissimo in Serie A e nel Psg di Mbappè e Neymar ha segnato 10 reti. Prima di lui c'era grande alternanza in attacco nella Fiorentina di Italiano. Con lui finalmente si è trovato il centravanti titolare. E stessa cosa si pensava con Gudmundsson come partner per l'attacco. L'islandese però non sta rendendo. Può vincere le partite da solo, tecnicamente così ce sono pochi. Da un punto di vista del peso specifico ha portato punti, ma da lui si pretende certamente di più". Beltran? "Ha cambiato modo di interpretare la partita e il gioco, con altri compiti. Perde freschezza e tranquillità, ieri è stato sfortunato ma tira anche poco ultimamente".
Calendario tosto? "Contro le squadre forti è sempre andata bene, ha vinto due volte con la Lazio, col Milan, l'Inter...Per assurdo l'atteggiamento contro le big è stato sempre positivo. Sarà molto importante la doppia sfida contro il Panathinaikos, mai come quest'anno può arrivare in fondo e vincere la Conference, al terzo tentativo".
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