Giuseppe Rossi, in una lunga intervista a Radio Serie A, ha parlato di quel famoso mondiale 2014, dove l'Italia di Prandelli uscì ai gironi con l'Uruguay. Pepito, come tutti ricordiamo, non venne convocato dall'ex allenatore della Fiorentina. Ecco le sue parole a riguardo:
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Pepito su Prandelli: “Mi tradì. Ero pronto a stupire tutti a quel Mondiale”

FLORENCE, ITALY - MARCH 22: Giuseppe Rossi during Pepito Day at Stadio Artemio Franchi on March 22, 2025 in Florence, Italy. Pepito Day is special event dedicated to Giuseppe Rossi, affectionately nicknamed “Pepito”. This day will mark the farewell to football of the Italian-American striker, famous for his career at clubs such as Fiorentina, Villarreal and Manchester United, as well as for his appearances for the Italian national team. (Photo by Diego Puletto/Getty Images)
Le parole di Giuseppe Rossi, ai microfoni di Radio Serie A, ricordando quel famoso mondiale del 2014 e l'esclusione di Prandelli
Prima dell’infortunio a Firenze, stavo vivendo uno dei momenti più belli della mia carriera. Ero capocannoniere in Serie A, la Fiorentina era seconda, stavamo facendo una stagione bellissima. Poi arrivò l'infortunio a gennaio, restai fuori tre mesi e tornai per le ultime tre partite, giocando bene. Nel pre-mondiale in Brasile, Prandelli mi chiese come stessi. Gli dissi “Mister, la stupirò”. Facemmo tanti test, giocammo contro l'Irlanda, una partita che andò male, ma comunque mi sentivo sicuro di andarci ai mondiali. Invece mi chiamò dentro lo spogliatoio per dirmi che non sarei rientrato nel gruppo finale. Ci rimasi molto male, salutai tutti velocemente, presi il primo aereo e tornai a casa. Cambiai i miei piani estivi per distrarmi e lì capii che non potevo abbattermi per le decisioni degli altri, per cose che non dipendevano da me. Ho imparato quindi a controllare le mie reazioni, ed è stata la ragione per cui ho voluto continuare gli allenamenti e continuare a giocare. Però sì, mi sentii tradito da Prandelli. Giocarti la carta di uno che magari non vedi bene al 100%, ma che ha tutto quel vissuto alle spalle, poteva essere una spinta in più per chi guardava l’Italia, oltre che per i miei compagni. Ma nulla, evidentemente lui la pensava diversamente. Ora l'ho superata, ma se ci ripenso il tradimento lo sento ancora.
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