“Oggi, se entri in un tabacchino, vedi gratta e vinci ovunque. La ludopatia è una malattia, punto. Può piacere giocare, ma il rischio di rovinarsi è reale, e per un calciatore è un danno d’immagine pesante. Su questo mi fermo. Preferisco parlare di Fiorentina.”
Sul piano tecnico, Malusci non ha risparmiato critiche alla prestazione della squadra:
“Il Celje non lo conoscevo, ma è una squadra che tutti paragonano a una di Serie B. La rosa vale 13 milioni. Anche con le riserve, mi aspettavo una vittoria netta e convincente. Quando vedi De Gea così impegnato, un po’ di rabbia ti viene. Mi tengo solo il risultato.Palladino difende tutti, ed è giusto. Ma ieri sera c’è poco da salvare. Prima della partita gli avevo fatto i complimenti pubblicamente, oggi l’unico a meritarseli è il portiere spagnolo.”
L’ex difensore ha poi puntato il dito sulla mancanza di idee e intensità, soprattutto nei primi minuti:
“Siamo alle solite? Ho paura di sì. Non puoi entrare in campo concedendo due o tre occasioni nei primi 25 minuti. Nessuna trama, nessuna costruzione. La partita qualcosa l’ha detto: Moreno, ad esempio, in emergenza non può fare il quinto. Zaniolo? Anche lui male. Spalle alla porta fa fatica, lo si era già visto all’Atalanta. In questo 3-5-2, sembra un corpo estraneo.”
Malusci ha poi fatto una riflessione sul sistema di gioco e sulla rosa:
“Con la squalifica di Dodò, al ritorno bisogna tornare alla difesa a quattro. Pablo Marì, che non hai in lista UEFA, è l’unico vero interprete della difesa a tre. I tre di ieri non hanno dimostrato di saper far partire l’azione. Visto che Marì è fuori, da qui alla fine della Conference io giocherei sempre a quattro. La mia critica nasce dalla prestazione. Con la rosa che ha la Fiorentina, non voglio scegliere tra campionato e coppa: me la voglio giocare su entrambi i fronti. E non ho la certezza che con i titolari ieri avresti vinto 3-0, ma io li avrei messi subito in campo, avrei chiuso la pratica e poi fatto riposare chi doveva.”
Infine, su Comuzzo, Malusci si mostra molto chiaro:
“È un ragazzo che mi tengo stretto. Palladino lo sta gestendo con equilibrio, e con cinque cambi a disposizione, per me è un titolare, proprio come lo era nella prima parte di stagione. Sono curioso di capire come la Fiorentina si comporterà in estate, se dovessero arrivare offerte importanti.”
Sul percorso europeo:
"Ma se abbiamo fatto due finali da favoriti, perchè non potersi giocare una finale (contro il Chelsea) da sfavoriti? Anzi, vedendo le prestazioni contro le big..."
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