Sulle dimissioni di Palladino: "Alla base di tutto credo ci sia il rapporto con Pradè. Un direttore sportivo e un allenatore che non vanno d'accordo, parti già male, diventa difficile un'altra annata come quella appena conclusa. O l'uno o l'altro. L'annata è stata particolare, io ho dato 6,5 al mercato che è stato buono, ma non c'era progettualità perchè c'erano tanti prestiti che adesso se ne andranno. E con l'addio di Palladino bisognerà capire cosa decideranno di fare i giocatori più importanti, penso in primis a Kean che a Palladino doveva molto".
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