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L’ex allenatore: “Fazzini un diamante con grande mentalità. Ve lo racconto”

Jacopo Fazzini
La benedizione tecnica e umana di Antonio Buscè per Jacopo Fazzini
Redazione VN

Il tecnico campione d’Italia con la Primavera dell’Empoli, Antonio Buscè, è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva, soffermandosi in particolare su Jacopo Fazzini, centrocampista classe 2003 cresciuto nel vivaio empolese e da tempo seguito con interesse dalla Fiorentina (LE ULTIME).

Fazzini alla Fiorentina? Dai primi giorni che lo allenavo, a 14-15 anni, si intuiva che fosse un talento vero. Insieme abbiamo vinto il primo trofeo nazionale con l’Under 16, poi abbiamo condiviso un triennio splendido in Primavera con l'Empoli. Jacopo era il classico ragazzino, esilino e biondo, ma, appena toccava il pallone, si vedevano subito grandi qualità: testa alta palla al piede, visione di gioco e tecnica pura.”

Buscè ha poi sottolineato l'importanza della mentalità, spesso determinante per i giovani calciatori:

“Il rischio per certi ragazzi è che, quando iniziano ad arrivare promesse e attenzioni, si perdano. Ma Fazzini è stato bravissimo, sempre focalizzato sulla sua crescita all’Empoli. A 16 anni aveva la mentalità di un ventenne. Da piccolo, ad Empoli, si parlava di un diamante grezzo. Se continua così, può fare davvero una grande carriera e diventare un diamante puro.”

Infine, un pensiero sul possibile approdo alla Fiorentina, considerata una piazza adatta per esprimere le sue qualità:

“Negli ultimi anni la Fiorentina ha cambiato approccio, è diventata una squadra che gioca a calcio e valorizza i talenti. Firenze può essere il posto giusto per fargli fare lo step successivo.”

Un accenno anche al caso Asslani, altro talento lanciato dall’Empoli:

“I giovani migliorano solo giocando. La non continuità non li aiuta, ed è un peccato perché sono il patrimonio del nostro calcio.”

Parole che suonano come una benedizione tecnica e umana per Fazzini, pronto a raccogliere una nuova sfida in una piazza esigente ma stimolante come quella viola.