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Guetta: “Serve dialogo tra la Curva e la società. Muro contro muro deleterio”

Guetta Fiorentina
Il pensiero del direttore del Pentasport: "La Curva Fiesole è una minoranza del tifo viola, ma non si può far finta che non esista"
Redazione VN

In apertura del Pentasport di oggi a pranzo, il direttore David Guetta è intervenuto per commentare il comunicato della Curva Fiesole contro la società, anche alla luce delle dimissioni di Raffaele Palladino. Queste le sue parole:

"Credo che serva qualcuno che faccia da ponte tra la parte più calda della tifoseria e la società. Dovrebbe essere la società di fare un passo avanti per cercare di dialogare con i tifosi, come i padri fanno con i figli. La Curva Fiesole è fondamentale per la Fiorentina, ma non sono solo loro i tifosi della Fiorentina, nessuno ha più diritto di un altro tifoso. La Curva Fiesole è una minoranza rispetto al milione di tifosi viola in tutto il mondo, ma non si può neanche far finta che la Curva Fiesole non esista e la Fiorentina dovrebbe dialogarci. Serve un lavoro sotterraneo, quello che in passato veniva portato avanti da Joe Barone, ora non so chi dovrebbe occuparsene, forse Ferrari. Bisognerebbe fare tutti un passo indietro.


Non si può andare al muro contro muro e mi aspetto che la società, in quanto parte più anziana, vada al dialogo con una curva fatta da tanti giovani. Non condivido alcune cose che vengono fatte, ad esempio certi comportamenti nelle trasferte europee, però bisogna ritrovare unità di intenti. Levarsi dalle scatole a Commisso si dice bene, ma poi come si concretizza? La Fiorentina vale almeno 400 milioni, non è banale che venga qualcun altro. Il tifo non è mai mancato, anche nei momenti peggiori della Fiorentina, poi forse i toni della contestazione esplosa contro il Bologna sono stati eccessivi.

Questa è una situazione ben più preoccupante delle dimissioni di Palladino. E tra parentesi sarebbe ridicolo se la società andasse col cappello in mano da Palladino, che ha deciso di non voler più stare a Firenze. Sarri? Credo che la Fiorentina non lo prenderà mai. La cosa più importante è lavorare con diplomazia per ricomporre la frattura altrimenti l'aspetto tecnico rischia di risentirne".