Chi al posto di Dodò se non dovesse farcela?
—Se non dovesse giocare Dodò preferirei ancora Parisi a Folorunsho, perché è piccolo, rapido e veloce. Almeno in fase di partenza, opterei per lui. Cosa farei con il brasiliano? Bisogna capire come sta e in che aspetto mentale si trova. Se sta bene deve giocare. Solo Dodò può sapere come sta veramente.
Come si comporta un capitano prima dell'inizio di partite come queste?
—Non è solitamente il capitano a dover fare un discorso. Tutti insieme, ci si abbraccia, ci si incita. Poi sicuramente se il capitano viene riconosciuto come uno dei leader può metterci qualche frase per chiudere il discorso. Ma la cosa che dico io è di stare sempre uniti in questi momenti.
Chi dovrà fare la differenza?
—Le vittorie partono sempre da un gruppo squadra. Io come attaccante certe volte sentivo anche la responsabilità. Chi gioca davanti si sente maggiormente responsabile ovviamente, ma ci si deve stimolare tutti assieme, sapendo di doverci sacrificare l'uno per l'altro. Io lo dico oggi, comunque vadano le cose io ero, sono e rimarrò tifoso della Fiorentina. Sono felice di questa opportunità che capita di nuovo ai viola.
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