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VIOLA NEWS news viola radio e tv Gosens: “Pioli come me. Champions, possiamo! Kean? Certe cose non si comprano”

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Gosens: “Pioli come me. Champions, possiamo! Kean? Certe cose non si comprano”

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L'intervista di Robin Gosens ai microfoni di Sky Sport
Redazione VN

Robin Gosens ha rilasciato un'intervista a Sky Sport. Ecco le sue parole: "E' stato veramente un bell'inizio tra Viola Park e Inghilterra. Ho sfruttato il fatto che la mia famiglia fosse a Firenze per condividere con loro qualche momento al centro sportivo. Ci fa tanto piacere ricevere questo sostengo. Ci aspetta una stagione molto importante."

"Impatto con Pioli? Onestamente ci siamo trovati sin dal primo secondo molto bene. Ama la comunicazione. E' un modo di vivere che piace tanto anche a me. Io sono aperto e parlo tanto con tutti, compresi i miei compagni. Abbiamo avuto sin dal primo secondo una bella connessione. Le dichiarazioni di Allegri? Quel cartello lo ha messo nel suo ufficio. Ci ha però parlato di questa cosa e ci ha caricato. Con i giocatori che sono arrivati e con i 65 punti dell'anno scorso, abbiamo il potenziale di poter lottare per la Champions. Serve una stagione strepitosa. Con la testa e la mentalità giusta lo possiamo fare. Io lavoro per questo. Ho avuto la fortuna di giocare in Champions tanti anni. Per me è uno stimolo volerci tornare.

"Dzeko, Kean e Gudmundsson? Mi auguro possano giocare bene insieme. Davanti abbiamo anche altri che possono fare la differenza, come Fazzini. Dobbiamo migliorare in questo. L'anno scorso abbiamo avuto un Kean in una forma strepitosa, ma un attaccante può vivere momenti-no. Gud ha avuto parecchi infortuni la scorsa stagione. Ci ho parlato, adesso lo vedo benissimo. L'esperienza di Dzeko, poi, certamente non si compra ovunque."

"Carriera da allenatore? In questo momento mi vedo più come psicologo che come allenatore. Dietro ogni giocatore c'è un'anima e uno stato emotivo. La mia laurea in psicologia ha aiutato me anche nella mia carriera. Quanto è importante per un giocatore trovare il proprio habitat? Trovare una casa per te, ma anche per la famiglia è fondamentale per un giocatore. Ho avuto un esempio negativo in Germania, la mia famiglia stava male. E' paradossale, ma era così. La Fiorentina mi ha dato tantissimo."

"Kean? Lo vedo felice, positivo. Ci sono cose che non puoi comprare, le devi vivere. Qui ha una famiglia e questo vale più di tutto. Lo scorso anno? Ho avuto un mister che creduto tanto in me e un gruppo unito. A livello individuale, ho sempre sperato e voluto tornare in Nazionale. Il calcio, però, non vive nel passato. La semifinale di Conference? Mi ha fatto male per settimane. Sono anche io un bambino che sogna trofei. Sono diventato professionista per scrivere la storia. La finale della prossima Conference sarà a Lipsia. E' un qualcosa di ancora più motivante per me. Crescita del calcio italiano? Siamo l'esempio che non solo i soldi contano per ottenere i risultati."