Flachi ribadisce che il valore della Fiorentina non è inferiore a quello delle concorrenti:
"La Fiorentina non è peggio del Bologna, né della Lazio. La frustrazione è comprensibile. I tifosi fiorentini sono così passionali da non riuscire a nascondere le emozioni".
Il bilancio della stagione, per l'ex numero 9, lascia l’amaro in bocca:
"Hai battuto praticamente tutte le big. C’erano le condizioni per fare molto meglio. I 65 punti non sono pochi, ma è mancato il gioco, la squadra si è affidata troppo ai singoli".
Su Kean e Gudmundsson, Flachi ha un'analisi precisa:
"Kean ha segnato quasi sempre da solo. Gudmundsson ha qualità importanti, ma si doveva lavorare diversamente su di lui, soprattutto a livello mentale. Noi attaccanti siamo prime donne: vedere il compagno di reparto brillare mentre tu vieni sacrificato, pesa. Io lo riscatterei. Se non lo fai, devi trovare un sostituto all’altezza. Ma ce l’hai già in casa. Rischi di vederlo fare 20 gol altrove".
L’investimento sul talento islandese, per Flachi, è una priorità:
"Gudmundsson è il miglior investimento possibile. Palladino deve essere bravo a costruire un rapporto solido con lui".
Sul tecnico, Flachi esprime qualche riserva:
"Col rinnovo sarei stato più cauto. Serve stabilità, la Fiorentina ha cambiato troppo spesso. Palladino ha molte responsabilità, ma più di tutti i calciatori: sono loro ad andare in campo. E questa, secondo me, resta una grande squadra".
Flachi ha poi ricordato un episodio personale, sottolineando l'importanza di saper aspettare nel calcio:
"Ai tempi di Malesani ero la sesta o settima punta. A gennaio me ne andai ad Ancona e feci 10 gol in 17 partite. Poi lui andò a Parma e vinse la Coppa Uefa. A volte bisogna avere pazienza".
Infine, su Dodò, Flachi è netto:
"È un grande giocatore e una persona seria. Capisco il suo stato d’animo, ma deve stare tranquillo. Prima o poi la Fiorentina si presenterà con un’offerta. Non può permettersi di perderlo: sarebbe un autogol. Dodò deve essere un punto fermo del progetto, ha dimostrato attaccamento alla città".
© RIPRODUZIONE RISERVATA