Pradè? "È la prima volta che può scegliere l'allenatore e fare la squadra, penso che abbia molta voglia di dimostrare coi fatti che si vuole alzare ancora l'asticella. Pioli fa una scelta, rinuncia a dei soldi e si rimette in gioco. Non è stata una stagione semplice la sua in Arabia, anche per i risultati. Pioli comunque ha un senso di appartenenza, verso Firenze e la Fiorentina. Ha saputo stringere un rapporto umano con la città e coi tifosi e questo conta. Pradè conosce la piazza ormai e ha capito che è la scelta più sensata adesso".
Gudmundsson? "La società ne sa più di noi, e poi in base a cosa ti dice l'allenatore. Loro sanno quali sono stati i problemi, sia fisici che mentali. Nel suo rapporto con l'allenatore e nella sua felicità di fare calcio come faceva prima. Nessuno di noi vorrebbe abbondonare la scommessa che sembrava vincente stagione, quanto hanno pesato gli infortuni, il processo e il non giocare sempre titolare. Pioli penso possa essere l'allenatore giusto, anche dal punto di vista psicologico, saprebbe come gestirlo e stimolarlo. Lo terrei, non butterei via un giocatore di questo livello".
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