Ferrara si è soffermato anche sulla situazione in classifica, che penalizza i viola nonostante i buoni risultati:
“C’è stato un grande livellamento verso l’alto. Abbiamo fatto un buon bottino di punti, eppure siamo ancora ottavi. Ranieri, che ha rigenerato questa Roma. A Siviglia abbiamo visto una Fiorentina tenace, capace di restare in partita anche dopo un avvio complicato. È paradossale: abbiamo passato la settimana a dire di stare attenti ai primi 20 minuti, e poi abbiamo preso gol dopo cinque.”
Poi una riflessione su chi può fare la differenza:
“Serve ritrovare il vero centravanti, serve Moise Kean. E mi aspetto qualcosa in più da Gudmundsson: ha qualità, lavora, ha classe, ma deve essere continuo, soprattutto ora. Questa squadra ha sempre saputo affrontare le grandi senza paura.”
Infine, un ricordo personale legato a Claudio Ranieri:
“È un signore. A Firenze, ai suoi tempi, eravamo tutti giovani cronisti. Si parlava, si prendeva un caffè. Con lui c’era un rapporto umano vero. E ha vinto a Firenze, che non è affatto scontato. Lo stimo davvero tanto, ma domani gli auguro di perdere. Con affetto, ovviamente!”
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