Le parole in conferenza
—Le parole di Pradè? Mi hanno lasciato un po' perplesso, si usano sempre i media per mandare dei messaggi. Le parole di Palladino era per incoraggiare un gruppo che sapeva che sarebbe stato sommerso di critiche, queste non sono dichiarazioni che mi meravigliano. Le parole del direttore invece mi hanno meravigliato, ma io non ne farei un caso. Stiamo parlando di due persone che vivono 12 ore al giorno insieme tra campo e uffici. Il rapporto tra società e allenatore è quotidiano. Non facciamo finta che il calcio non sia finanza, lo è anche quando vengono scelte le formazioni; nel senso che l'allenatore lavora anche per la società non solo per obiettivi di campo.
Gli allenatori vengono fatti sempre fuori dalle squadre, le società quando devono esonerare un tecnico parlano con i senatori. Perché ci sono più leader: uno ha la fascia al braccio poi ce ne sono altri. Ma questo fa parte del gioco. E' evidente che se Biraghi gioca come terzo ne ha parlato con l'allenatore. Non penso che Biraghi voglia far fuori Palladino per il ruolo, piuttosto può essere una cosa legata ai risultati, ma non dimentichiamoci che è una squadra costruita all'ultimo. A Bergamo la Fiorentina nel secondo tempo non si è vista. Il fatto che non abbia reagito vuol dire che manca ancora il carattere.
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