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Ferrara: “I problemi erano di campo. All’Olimpico identità ritrovata”

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Il commento di Benedetto Ferrara su Radio Bruno
Redazione VN

Benedetto Ferrara, ospite al Pentasport di Radio Bruno, commenta così la vittoria della Fiorentina all'Olimpico contro la Lazio:

E' stata una vittoria importantissima in un momento delicato. Folorunsho è stata una mossa intelligente fatta dalla società, garantisce densità e qualità in mezzo al campo. Tra lui e Colpani c'è un vero e proprio gap fisico. Anche lo stesso Dodò si è trovato meno solo. Importante sì, perché la squadra sembrava andare verso una crisi esistenziale vera e propria. Fortuna? Il palo di Pedro ok, ma non scordiamoci di quello di Gudmundsson. De Gea? Se hai il portiere è bene goderselo. Inutile immaginare un Lazio-Fiorentina senza De Gea. David è il portiere viola e va considerato sempre come tale. Io comunque credo che se metti in fila otto vittorie consecutive, non parliamo di un caso. Nello spogliatoio c'è stato forse più uno sbandamento tecnico-tattico. Ragazzi, Bove e Cataldi sono (o almeno erano, per il caso dell'ex Roma) due giocatori fondamentali. La Fiorentina non aveva (prima di Folorunsho) un altro Bove, ricordiamocelo. L'unica attenuante può l'avere un attimo perso d'umiltà mentre si era tra le prime della classe, ma queste sono e restano tutte teorie. Le cene non sono state fatte per "unire il gruppo", ma per portare più leggerezza all'interno della squadra. Mi è comunque piaciuto molto Mandragora, anche se non troppo appariscente. Col Genoa in casa la Fiorentina deve vincere e dare continuità. Non credo che il gruppo si fosse smarrito; anzi, la Fiorentina si è più persa nel campo, a livello di identità. Gudmundsson sta iniziando a far vedere qualche giocata, Pongracic si è fatto vedere, il centrocampo sembra tornato sui binari dell'equilibrio; insomma, la squadra mi è sembrata come ritrovata. Io sono soddisfatto. Vuoti da ricoprire? Manca un vice-Dodò, mi è piaciuta molto la mossa all'Olimpico di mettere Comuzzo in quella posizione per dare maggiore solidità. Manca anche un vice-Kean. Ho molta fiducia nella società. Di Pablo Marì se ne parla come un giocatore buono (di carattere) e tecnicamente di livello. Con la permanenza di Pongracic (cosa che spero), ci sarà una bella concorrenza là dietro. In generale, mi aspetto qualcosa che mi sorprenda. I difetti della squadra alla società e a Palladino, sono noti.