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FLORENCE, ITALY - OCTOBER 6: Domilson Cordeiro dos Santos known as Dodo of ACF Fiorentina reacts and Theo Hernandez looks on during the Serie match between Fiorentina and Milan at Stadio Artemio Franchi on October 6, 2024 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Durante la sua intervista a DAZN nel programma My Skills, Dodò ha parlato di come ha eluso alcuni avversari di Serie A con il suo dribbling:
"La fascia destra è una zona di campo che conosco bene, perché prima ero un esterno alto. Mi piace aspettare sempre la prima mossa del difensore, perché in base a quella decido come muovermi. Quando mi lasciano il fondo per me è più facile, perché allungo la palla e vado più veloce. Aspetto sempre il passo del difensore. Questo è successo anche nella partita contro la Roma nell'affrontare Angelino, quando lui si è fermato per aspettarmi io sono andato forte sul destro. Lo stesso è successo con Theo, perché è troppo veloce. Lui devi aspettare che ti venga incontro e dopo vai. La palla con sinistro deve essere dosato nel modo giusto per andare in porta".
"Fatto bene con Kvaratskhelia? Sì, perché sono abituato a quel tipo di avversario. Quando ero allo Shaktar affrontai giocatori come Vinicius, Rodrygo e Sterling. Io già lo so come giocano loro. Anche contro la Lazio ho studiato tanto Tavares. Il più difficile da sfidare? Leao, perché ha un passo importante. È davvero difficile da marcare: meglio entrare decisi quando è di spalle, perché se si gira poi è dura".
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