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Da Monza: “Nesta ha cambiato l’identità, non c’è solo il fattore Djuric”

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"Il Monza è cambiato tanto nello spirito e nell'identità di gioco con il nuovo allenatore, Nesta sta chiedendo di verticalizzare di più"
Redazione VN

Terminato il mercato domani si torna in campo per Fiorentina-Monza, in programma al "Franchi" per la 3° giornata di Serie A. Per parlare della partita e in particolar modo dei brianzoli ai microfoni del "Pentasport" è intervenuto Matteo Brega che segue il Monza per La Gazzetta dello Sport:

Nuovo Monza? "È cambiato tanto nello spirito e nell'identità di gioco con il nuovo allenatore. Nesta vuole giocare in modo diverso, ma senza stravolgere tutto e subito. Ci sono stati dei cambiamenti con gli inserimenti comunque graduali di alcune pedine. Il primo è Sensi, da svincolato. Poi c'è curiosità sull'inglese Forson che è arrivato dal Manchester United. Ha 20 anni e deve avere maggiore personalità e sfrontatezza, per farsi dare la palla. Nesta ci ha lavorato in questo senso in ritiro. E ieri sera l'ultimo acquisto con Bianco, in prestito. Con Palladino la squadra gradiva il possesso palla, Nesta sta chiedendo di verticalizzare un po' di più e velocizzare i tempi per andare in porta. È una squadra che non subisce goal, uno solo in tre partite. Dall'altra parte però non ne ha ancora fatti sin qui in campionato".


Obiettivi? "L'obiettivo primario rimane il mantenimento della categoria, il Monza ci ha abituati in questi anni a un gioco interessante che lo ha portato ad affacciarsi sulla parte sinistra della classifica. Di Gregorio e Colpani erano cessioni già contabilizzate e digerite nei mesi precedenti. Djuric è un fattore, un elemento centrale nel gioco di Nesta. Quando la palla si alza, nove volte su dieci la prende lui. Non esiste solo il metodo palla alta, il Monza è anche altro. La curiosità è vedere se Nesta proporrà subito qualcosa di diverso, magari nelle idee più che nei giocatori".

Palladino? "Ha lasciato un ricordo bellissimo, sono state due annate fantastiche. In primis da un punto di vista sentimentale, una scelta voluta dal presidente Berlusconi e da Adriano Galliani. Fu una scelta di coraggio promuoverlo dalla Primavera".

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