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Il giornalista Stefano Cecchi, intervenuto ai microfoni di Radio Bruno durante il Pentasport, ha parlato delle ambizioni della Fiorentina e dell'arrivo di Gudmundsson. Le sue parole:
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Il giornalista Stefano Cecchi, intervenuto ai microfoni di Radio Bruno durante il Pentasport, ha parlato delle ambizioni della Fiorentina e dell'arrivo di Gudmundsson. Le sue parole:
Gudmundsson? Menomale, ad un certo punto avevo paura che facesse la fine di Berbatov. Io voglio bene a Nico Gonzalez e penso che sia forte, credevo fosse il talento più nitido e anche i suoi rapporti con la tifoseria sono ormai rotti. È una conclusione naturale, mi dispiace per Nico, ma viva Gudmundsson. Ora più forti? Siamo diversi, perché là davanti abbiamo quattro scelte belle per tre porti con Colpani, Gudmundsson, Kean e Beltran. Kean? Mi dà l'idea di essere un centravanti vero. Ha la struttura del centravanti, la rabbia. Beltran lo scorso anno lo abbiamo perso con il nuovo ruolo, mentre il modulo di Palladino può avvantaggiarlo, perché con le sue qualità può ricoprire tutti e tre i ruoli d'attacco. Amrabat? Io ritengo che dentro il meccanismo di calcio di Palladino, dove uno deve dare sostanza, le sue qualità sarebbero perfette. È meglio di Duncan e tutti quelli che hai perso, non a caso giocava nel Manchester United. Non è un giocatore banale. Io a centrocampo riprenderei Arthur, magari a fine mercato. Lui e Amrabat in mediana mi piacerebbero. Tra il brasiliano e Mandragora prenderei sempre il primo. Un giocatore con quelle caratteristiche arriverà. Berardi se parte Nico? Se dovesse arrivare ben venga, ma in questo momento la Fiorentina ha bisogno di altro. Per esempio, in difesa giochi a tre, serve almeno un altro nome e poi un centrocampista con i piedi buoni. Giocatori in uscita? Con Nico Gonzalez puoi fare un buon incasso. Anche per Ikoné penso che qualcosa accadrà, perché lui, a differenza di altri, un mercato ce lo può avere. Per dare un giudizio a Pradé aspettiamo il 1° settembre.
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