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Calverese: “Pioli grande uomo. Dzeko? Acquisto simbolico, quando lo chiamai Edvin…”

grafica Pioli Dzeko
Calvarese, il giudizio complessivo sull’AIA e la sua visione da arbitro di Dzeko e Pioli
Redazione VN

Ospite nel programma "30esimo minuto" su Italia 7, l’ex arbitro Giampaolo Calvarese ha affrontato diversi temi legati alla classe arbitrale italiana, al futuro di Stefano Pioli sulla panchina della Fiorentina e all’arrivo di Edin Dzeko in maglia viola. Un intervento ampio e ricco di spunti, tra riflessioni tecniche e ricordi personali.

“Colombo si è consacrato, bene anche i veterani”

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Calvarese ha analizzato la stagione appena conclusa per la classe arbitrale italiana: “Impossibile che non ci siano polemiche sull’AIA, ma credo che questo sia stato l’anno della consacrazione di Colombo. Il campionato ha retto bene grazie alla presenza di veterani come Doveri, Mariani e Guida, mentre Piccinini, Manganiello e Fabbri hanno mostrato una crescita importante. Altri invece non hanno risposto come ci si aspettava”. Sul fatto che nessun arbitro italiano sarà presente al prossimo Mondiale per Club, Calvarese è chiaro: “Vanno i migliori, certo, ma ci sono anche dinamiche politiche. Eppure, penso che Mariani abbia fatto molto bene in Champions League. Ci manca una figura come Orsato, ma mi auguro che Sozza e Colombo possano raggiungere quei livelli presto”. Tra le novità, Calvarese accoglie positivamente le nuove regole sulle perdite di tempo: “Se saranno applicate anche in Italia, faranno sicuramente piacere agli spettatori”.


“Pioli? Una grande persona. A Firenze può ricreare empatia e solidità”

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Sul possibile ritorno di Stefano Pioli a Firenze, Calvarese ha condiviso un ricordo personale: “Quando sono arrivato in Serie A e B nel 2008-2009, lui era al Piacenza. L’ho arbitrato oltre 50 volte. Ho sempre avuto la sensazione che fosse una persona autentica, molto bravo a relazionarsi con i calciatori. Sa creare empatia, e i risultati parlano per lui. Alla Fiorentina fu determinante nel compattare il gruppo dopo la tragedia di Astori. Gli faccio un grande in bocca al lupo.

“Dzeko come Ibrahimovic: un acquisto simbolico”

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Infine, un pensiero su Edin Dzeko, accostato alla Fiorentina nelle ultime ore: “L’ho arbitrato tante volte, è un uomo vero. Penso possa svolgere un ruolo simile a quello che ebbe Ibrahimovic nel Milan di Pioli: un acquisto non solo tecnico, ma anche simbolico. Una volta, per sbaglio, lo chiamai Edvin, e lui mi riprese scherzosamente. Non ricordo grandi proteste da parte sua: è un giocatore rispettoso”.