- Squadra
- Nazionali
- Calciomercato
- Statistiche
- Coppa Italia
- Social
- Comparazione Quote
- Redazione
news viola
NOTTINGHAM, ENGLAND - AUGUST 05: Stefano Pioli, Head Coach of Fiorentina, looks on prior to the pre-season friendly match between Nottingham Forest and ACF Fiorentina at City Ground on August 05, 2025 in Nottingham, England. (Photo by Clive Mason/Getty Images)
Sulle frequenze di Radio Bruno, nel corso del "Pentasport" è intervenuto Gigi Cagni.
Ho conosciuto Pioli quando allenava il Grosseto. Parliamo di un allenatore che è partito dal basso ed è arrivato a vincere uno scudetto in Serie A. È uno dei tecnici più esperti e la Fiorentina ha fatto bene a sceglierlo. La squadra mi piace, ma in questo periodo dell’anno le partite hanno poco valore per via della preparazione. Le prime certezze si possono avere solo dopo 8-10 giornate di campionato.
Il mercato è ancora aperto e so cosa significa lavorare con giocatori che vanno e vengono: è complicato. Quest’anno tutte le squadre, tranne il Napoli, hanno preso al massimo due o tre giocatori e nessuna ha fatto grandi acquisti.
Non riesco a capire come sia possibile che squadre come il Brescia o altre in Serie C falliscano, mentre Inter, Milan e altri club accumulano milioni di debiti senza grandi conseguenze. Perché a loro è permesso? Questo squilibrio sta pesando sul calcio italiano, che fatica a mettere in campo una Nazionale competitiva. È possibile che nessuno si chieda dove stiamo sbagliando? Il problema parte dalle scuole calcio: come si può insegnare la tattica a bambini di 7-8 anni? Bisognerebbe mettere da parte chi ha “rimbambito” tutti con l’ossessione del possesso palla. Cos’è oggi il calcio moderno? Non abbiamo più giocatori capaci di dribblare l’avversario. Se ne parlerà ancora per dieci anni, ma nulla cambierà finché non cambierà chi comanda.
© RIPRODUZIONE RISERVATA