Intervenuto a Radio Bruno,Enzo Bucchioni ha parlato così del momento viola: "Un allenatore che decide di dare una settimana di riposo lo fa perché conosce l'affidabilità dei suoi giocatori. Palladino ha capito che non c'è leggerezza, ma tanti ragazzi su cui può contare e che si sono allenati e seguito la tabella di marcia. Quello di domani è un bel test, perché una settimana di vacanza è anomala. A Como devi andarci con la testa giusta, perché per il calcio che fa può esserci stata una crescita e non si può guardare la classifica e snobbare l'impegno. L'approccio, a parte qualche partita di coppa, è sempre stato quello giusto. Questo significa che il gruppo è maturo e sa come deve comportarsi, i risultati sono una conseguenza di tutto questo perché ci sono giocatori capaci di analizzare tutte le situazioni.


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Bucchioni: “Gudmundsson? Non conviene forzare. Berardi, per me è un sì”
Gudmundsson? E' stato un infortunio in cui non si poteva forzare nulla, diverso da quello alla caviglia di Kean in cui si è potuto osare grazie alle infiltrazioni. In questo periodo la Fiorentina ne ha potuto fare a meno perché il meccanismo ha funzionato benissimo, può anche saltare altre due-tre gare perché hai altre soluzioni. Dodò o Kayode? Per me gioca Dodò, entrambi sono andati in nazionale ma quella con Colpani è la catena che funziona meglio. L'entusiasmo del brasiliano, l'energia positiva che porta in campo è fondamentale e dopo 15 giorni devi ripartire dalle certezze. Colpani? Deve migliorare, saltare l'uomo con la sua fantasia e centrare la porta, ma prima ci eravamo a chiederci che giocatore fosse. Ora è al 70%, con le squadre chiuse uno con le sue qualità deve incidere di più. Berardi? Lo prenderei se a gennaio ci fosse un obiettivo concreto. La Fiorentina deve valutare se è tornato a stare bene, ma a 10 milioni può essere l'occasione giusta perché negli ultimi dieci anni è stato quello più determinante in Serie A. Ha trent'anni, per l'età direi di no ma i giocatori esperti servono".
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