"Chiudere a 65 punti sarebbe un argomento di difesa importante per Palladino. Negli scorsi anni, sarebbe bastato per qualificarsi in Europa League. Sarebbe un risultato migliore rispetto a tutto il triennio di Italiano, e con una squadra sulla carta meno attrezzata".
Secondo Bocci, è importante che ci sia un progetto chiaro, soprattutto dopo la scelta di puntare su Palladino:
"Oggettivamente non direi che la Fiorentina ha fallito. Anche pareggiando a Udine, faresti il record di punti sotto la gestione Commisso. E hai comunque disputato una semifinale europea".
Certo, non mancano le critiche e le riflessioni:
"La squadra poteva fare di più. Se questo è un fallimento, allora il Milan cos’è? E la Juventus, se non va in Champions? Quando non centri un obiettivo c’è delusione, ma tra questo e il fallimento c’è un abisso".
Sul mancato raggiungimento dell’Europa, Bocci sottolinea:
"Palladino ha pagato l’inesperienza. Per il futuro molto dipenderà da quanti giocatori riuscirai a trattenere, soprattutto in assenza delle coppe. Penso a Kean, che avrà sicuramente delle offerte e dovrà fare le sue valutazioni, anche in vista del Mondiale".
Infine, l’appello alla società:
"Serve chiarezza. Bisogna capire se c’è davvero la volontà di costruire una squadra ambiziosa, anche senza coppe. L’obiettivo realistico, oggi, dovrebbe essere l’Europa League. La Champions, con l’attuale rosa, è uno spiraglio complicato".
Bocci conclude giudicando comprensibile la contestazione nei confronti dell’allenatore:
"Ha delle responsabilità, è giusto che venga messo in discussione. Ma va anche valutato nel contesto in cui ha operato".
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